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lunedì 29 ottobre 2007

ipocrisia..


nessuno ti ha chiesto di fingere... solo ti si chiedeva di esserci.

nessuno ha accettato il tuo gesto... solo per gli altri rimaneva un enigma.

nessuno ha ribattutto alle mie parole.... solo a te non andava ancora bene il mio difenderti.

nessuno potrà mai sapere chi sei... solo non puoi nemmeno immaginare quanto di te il mondo vede.

nessuno vuole giudicare il tuo guardaroba... solo tu prova a far vedere quello che indossi in questo momento.

nessuno sa quante grandi decisioni prendi... solo tu puoi volerne parlare.

nessuno sa quanto stai male... solo tu puoi farti aiutare.

nessuno sa quanto in fondo non siamo poi così lontane... solo noi possiamo dimostrare il contrario.

giovedì 25 ottobre 2007

23 ottobre 2007


Lentamente muore che diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi no parla a chi non conosce.

muore lentamente che evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i,
piuttosto che una serie di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

lenatmente muore che non capovogle il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

muore lentamente, chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare:
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

lentamente muore che abbandona un prgetto prima di iniziarlo,
chi no fa domande suglia rgomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità

martedì 16 ottobre 2007

così..giusto per...


se qualcuno avesse delle remore e dei dubbi su cosa si potrebbe fare in tre anni di di università... beh, questo è un esempio di tanti! p.s: lasciatemi dire un grazie a quelle persone che con me hanno avuto "coraggio"... GRAZIE. LUCI

ucci ucci... sento odor di dottorucci!!!!


aaahhh... so che dall'immagine sembra di tutto meno che una foto adatta ad una laurea..ma che ci volete fa'.. noi piccoli e indifesi scienziati motori ci limitiamo a piccole e innocue tesi con argomenti a volte abbastanza (se non troppo) futili.
c'è da dire che nonostante non me ne freghi poi così tanto di martedi prossimo, nel senso che sarà davvero un'esperienza fuffa e forse molto una farsa, visto come e quanto ho impiegato a scrivere la tesi.... mi prendo la soddisfazione nellla sua integrità di aver finito in corso, in fretta, facendo mille altre cose e soprattutto, ripeto soprattutto, senza essere stata di peso economicamente parlando alla mia famiglia grazie alle borse.... sia quelle sotto gli occhi che quelle di studio!!! (ancora mi chiedo come ho fatto a manterenere la media adatta...mistero)

bene, non mi odo mai, ma per una volta lasciatemelo fare!
buona giornata, mondo!

luci

giovedì 11 ottobre 2007

Internalizzazione delle aziende


Può sembrare strano che in un qualsiasi appartamento disperso in un'enorme cittadina come Milano 5 coinquilini, che ormai si reputano una famiglia tante sono le cose vissute insieme,possano parlare di tale argomento... ed invece è tutto vero.
Finisco ora di sbattere la tovaglia alla finestra (ovviamente stando bene attenta a non farmi notare dagli altri inquilini del palazzo poichè sto eseguendo un'azione vieteta dal regolamento condominiale) dopo una cena iniziata molto presto e finita allegramente tardi... il tutto mangiando dell'ottima mozzarella di bufala piemontese, le famosissime salamelle, con dell'ottimo riso in bianco ( eh si... a volta può essere ottimo anche un po' di riso..basta avere fame!).
Argomento della conversazione la possibilità di saper sfruttare l'estero come risorsa degli imprenditori italiani. Ora non sto a dilungarmi, ma tutti d'accordo ( e ci tengo a precisare che al tavolo erano seduti : una laureata in scienze motorie, due architetti, una quasi ingeniere biomedica e una laureata in relazioni pubbliche) che gli imprenditori italiani devono smetterla di dare colpe all'esterno ( tra cui possiamo fare un nome: Stato) di aver paura dell'invasione cinese e soprattutto di pensare in piccolo...ai prossimi due anni...
è ora che la classe imprenditoriale italiana smetta i panni del "quel che mi va bene è mio, quel che mi va male è colpa di terzi" e si rimbocchino le maniche:

sappiano leggere e vedere la propria azienda nel futuro (per lo meno il 2020 dovrebbe contare per loro come l'estate prossima)

sappiano ammettere che noi italiani sappiamo fare molte cose molto bene, ma che ce ne sono anche altre che non ci vengno altrattanto egregiamente

sappiano sfruttare l'estero per le piccole cose che si possano delegare...ovvero gli oggetti industriali, di lavoro a catena( passatemi questa terminologia) quelle piccole cose che sono uguali per tutti in tutto il mondo e sappiano sfruttare determinati costi bassi che per esempio ci sono nei paesi lontanio e più poveri

sappiano mantenere l'artigianato in Italia... perchè solo da noi esistono quelli che si possono chiamare artigiani, e solo da noi esistono determinati nomi, marchi, simboli

sappiano aver la coscienza di non essere troppo campanilisti e ottusi e sappiano sfruttare (energia per esempio) altrove le risorse dove costano meno

sappiano pensare in grande, in un'ottica di apertura verso le nocità del modno che va avanti e di non fossilizzarsi sulle proprie metodiche, proprie convinzioni (uno può campare cent'anni con lo stesso prodotto , ma poi quando ad un tratto si trovasse inn crisi come fa a sapere cosa può funzionare in quel momento..)

sappiano essere onesti e sinceri con se stessi, i propri dipendenti, con lo stato.

basta guardare al proprio orto. basta saper solo criticare. basta non essere propositivi. basta non saper tramutare in opportunità quello che al momento ci spaventa.


due dita di testa e un po' di cuore è la ricetta


P.S:che dite... stiamo impazzendo? siamo solo dei sognatori?

mercoledì 10 ottobre 2007



Incredibile come la nebbia crei situazioni strane e strabilianti...di come la natura sia capace di far notare determinate cose che noi poveri e ciechi uomini nemmeno sapremmo vedere.
Incredibile sapere che queste immagini stanno poco sopra la mia testa a volte...anzi, in un'oretta potrei essere tranquillamente in cime a quasi tutte le montagne che circondano il mio bel paesello e quasi mai approfitto della bellezza che mi circonda: vuoi la non voglia, vuoi il menefreghismo verso "i giri" in montagna, vuoi la solita vecchia scusa della mancanza di tempo (ma tuttavia con un fondo di verità) vuoi chissà quali altre motivazioni ma... non mi reco quasi mai in cima ad una montagna ad assaporare il mondo dall'alto. Peccato..spero d'averne il tempo e le motivazioni prima o poi.
Per ora, stando in una Milano caotica mi accontanto di un programmino interessante come che permette di guardarsi questo pazzo mondo da varie postazioni.. ma soprattutto dall'alto!!!!
Lux
P.S: ringrazio valbrembanaweb per le immagini.. ma soprattutto la mia valle per i paesaggi che offre...scusatemi se sono poco...anche se certo, esistono posti molto ma molto più spettacolari, è vero...però...la casa è sempre la casa! (o era la mamma??)

martedì 9 ottobre 2007

Le interviste del blog beppegrillo.it: Sabina Guzzanti

firmate l'appello

Appello per la Giustizia - Per De Magistris

Ps: Firmate l’appello per la Giustizia e la Legalità in Calabria.

dal blog di beppe grillo...

lunedì 8 ottobre 2007

Risata Collettiva

oggi sono particolarmente ispirata ma come al solito carente di parole..... abbiate pazienza e guardate che belli questi bimbi... buona risatat a tutti...!

il tuo naso rosso..


non l'ho proprio trovato. Ma so di aver trovato con la tua fugace comparsa un mondo meno "farsa" , molto più "teatro vero e d'elite"...sicuramente più ricco e con discussioni più "alte" come piacciono a qualcuno.
so che ti manca la foto ( e in effetti che pirlotti che siamo stati) ma per quella in qualche modo ci possiamo arrangiare....perlomeno...per quanto riguarda il paesaggio! ecco una foto d'archivio per te che, troppo impegnato con gichini saltellanti non hai scattato nemmeno una foto...
alla prossimamagnata!!! hihi :-)

I sentimenti

Ricorda che i sentimenti sono gli unici che resistono alle difficoltàa’.
Magari a volte rimangono nascosti
ma non per questo vuol dire che non ci siano!!
Niente di ciò che ci coinvolge sentimentalmente e’ facile…
eppure in qualche modo bisogna sempre trovare un motivo, un viso,
o anche solo una banalità che ci spinga a reagire,
a combattere anche contro l’irrazionalità del cuore e dei sensi.
Non tradire quello che senti
però smussa gli spigoli delle soggettivita’ con la quale percepisci il mondo….

bah....

0-40 sa più di punteggio tennistico, di un game quasi perso da chi batte, di break in arrivo, che di punteggio calcistico. Eppure è finita proprio 0-40 Pergocrema-Inter, valida per il campionato Pulcini Regionali, giocata ieri allo stadio Voltini di Crema. Un risultato abnorme per il calcio, dove normalmente si vince con pochissimi gol di scarto, e anomalo anche per il settore giovanile, dove punteggi poco equilibrati sono decisamente più facili. Per la cronaca, 8 reti sono di Federico Bonazzoli, bomber di 10 anni come tutti i suoi compagni, 6 di Ligotti, 5 di Di Marco, 3 di Acquistapace e Carriero, 2 di Lozza e Brambilla, e marcature singole di Leontini, Piantanida, Salaroli, Formato, Cassani, Kouame, Pavesi, Carini, Losa, Scienza e Oppici.

Un punteggio che un po' imbarazza la stessa Inter. Roberto Samaden, responsabile dell'attività di base, ammette: "È difficile spiegare a dei bambini di 10 anni che non bisogna infierire sull'avversario, che a un certo punto ci si può mettere anche a palleggiare senza dover cercare per forza il tiro in porta. I bambini sono sinceri, spontanei, se possono fare 8 gol fanno 8 gol, non si fermano prima. Il senso della misura è qualcosa che si inizia a capire verso i 12-13 anni".

In realtà una sorta di rispetto verso l'avversario è scattato comunque, se si guarda il tabellino: il gol numero 1 - di Leontini - è arrivato al 1° minuto, ma quello numero 40 - di Acquistapace - è del 42°. Da lì in poi, niente più reti per i rimanenti 18 minuti
e manomale.. bravi ragazzi...
aiuto..dove siamo finiti?!?!?!?!il modno degli eccessi è con noi...

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